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In occasione della Santa Messa della sera del 6 gennaio, è stata ripresa un’antica tradizione che negli ultimi dieci anni si era persa. Senza un motivo preciso, oppure per una serie di circostanze, a volte càpita che le tradizioni si smarriscano senza che nessuno lo abbia effettivamente deciso. Può succedere che per qualche anno non si perpetui un rituale e poi non si riesca a ritrovare la determinazione o la lucidità per riprenderlo...
Questa volta non è andata così. Questa volta, per fare gli auguri di Natale a chi lo segue, il team de “La Memoria di Monacilioni” ha ripescato e ripubblicato il video dell’ultima occasione in cui quella tradizione era stata onorata e, alla fine, è successo che il “Concerto dei f’sc-carell” si ritrovasse, proprio nel solco di quella tradizione, nel corso della Santa Messa dell’Epifania.
Inutile dire che, per “La Memoria di Monacilioni”, questa è una gran bella notizia, ed è esattamente il motivo per cui esiste: guardare al futuro e vivere il presente nel segno della storia delle nostre famiglie. Come per magia, qualcosa di bello e di antico è rinato, una piccola favola da raccontare davanti al camino acceso.
Grazie alla cortesia di Cristina Mezzacappa, Miriam Iosue e Vincenzo Ucci che con i loro telefonini l’hanno registrato nei video che poi ci hanno donato, possiamo mostrare il Concerto a tutti e possiamo vedere com’è andata. Considerando che si tratta sostanzialmente di un’improvvisazione senza nessuna preparazione, ci sembra che non sia andata per niente male, e anche Padre Francesco, il Parroco che nei giorni scorsi aveva sentito parlare della vecchia tradizione, è rimasto molto contento e ha fatto i complimenti ai “suonatori” prima della fine della celebrazione.
Godetevi il concerto del “complesso” così formato: all’organo Nicola Di Renzo e, agli “strumenti”, Donato D'Amico, Mario Mezzacappa ed Enrico Martino.

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Una bella serata, quella del 6 agosto: gradevole, semplice e sincera, organizzata dagli infaticabili e meravigliosi ragazzi della Pro Loco e affidata all'esperta regia di Maria Teresa Grano e alla bravura di Anna Pillarella e Fabiana De Nicola, interpreti insieme con Maria Teresa.
Nato dal felice spunto di Anna che l'ha suggerito, il titolo della rappresentazione è una duplice esortazione a ritrovarci tutti insieme - e non più rinchiusi ognuno nel proprio guscio domestico - per godere di un momento di aggregazione in allegria e serenità, di uno spettacolo semplice ma autentico, e a riaccendere il sorriso, espressione dei sentimenti più vivi.
"Facciamoci vivi" è andata in scena in due tempi: il primo, "Donne sante e streghe", liberamente tratto e riscritto da Maria Teresa sulla base della commedia "La Santa sulla scopa" di Luigi Magni, interpretato da Maria Teresa e Fabiana; il secondo, "I cummar", scritto e interpretato da Maria Teresa e Anna.
E' doveroso un particolare ringraziamento ai ragazzi che hanno supportato con dedizione e passione la realizzazione e lo svolgimento di questo evento come dei tanti altri che hanno animato la meravigliosa estate "mac'liunara" di questo 2023!
Qui di seguito potete vedere una sintesi della registrazione:

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A volte capita...
Capita di allungare la mano in fondo a un cassetto e di ritrovare cose di cui si era smarrito il ricordo...
Così è successo a queste due vecchie cassette VHS: sappiamo che sono state girate nel giugno del 1996 la prima e del 1997 la seconda, ma non sappiamo molto di più. Sappiamo però che la seconda, quella del 1997, segna il 25° anniversario del Comitato della Festa di Sant'Antonio, ed è quindi un cimelio storico.
Chi si riconosce?

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Certo, a molti del calcio può non importare nulla, e oggi come si può non essere d'accordo?
Ma qui il calcio c’entra poco perché… in questo video c’è tutto.
Ci sono ricordi bellissimi di persone care che ci mancano tanto; c’è l’aria frizzante dei giorni di festa; c’è l’atmosfera gioiosa di un evento giocoso; c’è la presenza vivace ed esuberante di un pubblico divertente che partecipa divertito; c’è lo specchio dei ragazzi che furono, che sapevano divertirsi con poco ed essere uniti; c’è tutta la potenza dell’ironia sottile e carezzevole tipica paesana, a volte apparentemente pungente e invece sempre dolce come una coccola: “una carezza in un pugno”, diceva una vecchia canzone; c’è il gusto dello scherzo che si ritrova solo nei paesi, ma a Monacilioni lo si ritrova a vagonate grazie a una Scuola di immensa grandezza che si è perpetuata nel tempo.
Questo video è… didattico e, al tempo stesso, divertente e commovente.
C’è tutto quello per cui portiamo Monacilioni nel cuore…
Michele, lo sappiamo da sempre, è un insigne rappresentante della più alta Scuola dell’ironia mac’liunar, ma oggi scopriamo anche che già da ragazzo portava nel sangue un’attitudine al giornalismo di alto livello. Fin dal lontano 1988, quando fu girata questa intervista, lui era già anni luce avanti: le interviste a bordo campo che vediamo oggi sui canali sportivi le ha inventate lui, ma non nell’intervallo o a fine partita come son capaci tutti, no! Lui le interviste a bordo campo le faceva DURANTE la partita! Memorabile l’invito a un giocatore: “Tapane’, vieni qui che ti riposi pure!”, e memorabile anche la cronaca di un’azione offensiva di un altro giocatore: “la sua notevole finta di corpo non sbilancia nessuno tranne sé stesso”…
Si noti, tra l'altro, la perfezione del manto erboso e si notino anche le impeccabili divise.
Ci si divertiva lo stesso. Anzi, forse di più.
E' bella, poi, la chiosa finale, soprattutto perché pronunciata da un ragazzo così giovane…
Grazie, Michele, per il regalo che hai fatto a “La Memoria di Monacilioni”. Ma non intendiamo il sito, bensì la memoria della nostra Comunità.

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Qui potete ascoltare due canti che si intonano in occasione della Novena di Santa Benedetta. Si tratta di canti per così dire meno “famosi” e li abbiamo voluti registrare in modo che restino a memoria di tutti.
Il titolo del primo canto (nel video più breve) è “La Bella Trionfatrice” e purtroppo se ne conosce solo il ritornello: il resto del testo è noto (è visibile nel video), ma non se ne conosce la melodia.
Il secondo canto si intitola “Festeggiam la Santa Eletta” ed è molto difficile.
Le belle signore che con le preghiere cantate alla Nostra Santa protettrice continuano la tradizione delle nostre mamme e delle nostre nonne rinnovandola con la medesima devozione di sempre, sono Lina Martino, Lauretta Narducci e Filomena Di Santo. Le ringraziamo di cuore per aver volentieri raccolto il nostro invito a farsi riprendere.
Il terzo video invece è un momento della processione di domenica 21 maggio. Grazie ad Amanda per avercelo inviato.

Enrico

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Riportiamo volentieri, dal sito della RAI, un articolo e un video che racconta l'esperienza dei ragazzi della IV E del Liceo Linguistico “Giuseppe Maria Galanti” di Campobasso.

Nell’Anno Europeo del Patrimonio Culturale e in un territorio che subisce un progressivo spopolamento, gli studenti della classe IV E del Liceo Linguistico “Giuseppe Maria Galanti” hanno immaginato un’attività volta a promuovere la conoscenza del territorio molisano. Il patrimonio ambientale e storico-archeologico della regione è infatti quasi sconosciuto ai più e risulta pertanto escluso dai circuiti della fruizione turistica. La produzione di un reportage avrebbe l’obiettivo di informare sulle peculiarità del territorio, promuovendo attività  orientate all’economia della cultura nella consapevolezza che la cultura stessa può diventare uno strumento efficacissimo per rilanciare lo sviluppo economico  anche di aree lontane dalla più ambite mete turistiche. 
Per raggiungere gli obiettivi prefissati e cimentarsi nell’attività di cronisti attenti e consapevoli, gli studenti del Liceo “Galanti” hanno vissuto “live” la vita di redazione con i tutor e tutte le figure interne della sede Regionale RAI. Hanno partecipato alle riunioni di redazione, imparato le prime tecniche televisive di montaggio e seguito i giornalisti nella realizzazione di servizi televisivi. Hanno assistito alla messa in onda di un TG e di un Giornale Radio e sono stati loro stessi giornalisti per un giorno per presentare il loro reportage centrato sulla loro Regione, poco conosciuta e perciò tutta da scoprire. 
Il loro filo conduttore “IL MOLISE NON ESISTE MA RESISTE” li ha guidati nel raccontare, talvolta anche in chiave umoristica e attraverso le testimonianze più disparate, la loro terra in dimensione locale ma anche glocale promuovendo l’economia del turismo e della cultura in chiave internazionale attraverso l’utilizzo delle lingue che studiano Inglese, Francese, Spagnolo e Cinese.

Per visualizzare i servizi video, segui il link.

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Riceviamo e volentieri pubblichiamo il video di Antonio Pellinacci girato durante le sue vacanze del 1999. Grazie, Antonio, per lo splendido regalo che ci hai fatto!
 

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Dalla Rubrica del TG3 "Buongiorno Regione" del 7 aprile 2017.

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Riceviamo da Padre Raffaele Maddalena questo videomessaggio di auguri che volentieri vi riproponiamo.
Per vedere il video, clicca sull'immagine.

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Serata patrocinata dalla Pro Loco e dal Comitato per il Restauro di Santa Benedetta finalizzata alla raccolta di fondi per sostenere i lavori di restauro.
Organizzata da Maria Teresa Grano, l'evento ha avuto luogo all'interno della cappella di Santa Benedetta grazie alla collaborazione di don Mauro.
Maria Antonietta Reale, Palmina Miozzi, Enza D'Amico e Carmelina Serago hanno letto poesie di Ferdinando Coccaro e Giulio Nasella. Rita di Cera e Ferdinando Coccaro hanno letto le loro proprie composizioni mentre Maria Teresa Grano ha letto un brano tratto da un suo racconto.
Il maestro Franco Di Maria ha accompagnato alla chitarra.
Grazie ad Amanda per le riprese e il montaggio.

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Il video pubblicato su Repubblica.it il 18 dicembre 2015, parla del famoso Presepe dei Netturbini di Roma.
Al minuto 1:01 si può notare l'opera di Ersilia Iosue (alla sinistra della persona intervistata) che rappresenta un dipinto su pietra raffigurante l'Urna di Santa Benedetta con la scritta sottostante "Monacilioni".
Nella sezione "Attualità" di questo sito abbiamo tempo fa pubblicato le foto e parlato di quel Presepe.
Se non riesci a vedere il video su questa pagina, clicca su questo link.

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Grazie a Salvatore Mezzacappa che ci ha concesso di pubblicare il video sul canale 'La Memoria di Monaclioni'.

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Maria Teresa Grano, organizzatrice della serata, conduce e recita poesie dialettali che evocano la Memoria di Monacilioni a partire da uno dei ricordi comuni più belli: "A Fontana du Pont", quindi introduce i contributi di Palmina Mezzacappa e Annamaria Di Cera. A seguire, Enrico Martino illustra le novità pubblicate nell'ultimo anno sul sito.

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Serata di grande energia con i bravissimi SUD FOLK, travolgenti e irresistibili!

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Questo film ci è stato offerto da Nicola Di Renzo che, in qualità di membro pro tempore del Comitato Santa Benedetta, ricevette dal nostro indimenticato Franco Naimo la registrazione della vestizione della Santa, lavoro di preparazione in vista della riapertura della Cappella di Santa Reparata che avvenne nel 1993. Ringraziamo Nicola Di Renzo e Maria Antonietta Reale che, in questo modo, ci hanno dato la possibilità di ricordare momenti e persone che, nella nostra comunità e nella nostra memoria, hanno avuto un'importanza e un significato straordinari

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Un bel video, anzi: in realtà sono due video in uno...
La prima parte riguarda alcuni momenti della tendopoli del 2002, mentre la seconda mostra alcune fotografie della Cappella della Madonna, crollata proprio pochi giorni dopo le riprese.

Gentilmente fornito da Antonio Pellinacci.

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"Ogni storia registra fasti e nefasti.
Anche Monacilioni è messo alla prova da un nemico recondito: la frana. Chiesa, case e terreni sono sempre più danneggiati. Dal 16 dicembre 1961 al 26 marzo 1962, a Monacilioni si verificano ben quattro grandi nevicate che causano una nuova frana. La Chiesa con la Cappella di Santa Benedetta, nonché i fabbricati circostanti, subiscono altre lesioni."

dal libro Monacilioni e S. Benedetta Martire, di don Domenico Leccese

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Qui di seguito, il film realizzato da Francesco Martino (Cicciarell') in VHS e poi convertito in digitale.
Raccoglie alcune fotografie scattate a partire dagli anni '60 e immagini successive alla frana che ha inferto a Monacilioni la ferita più drammatica della sua travagliata storia...

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Giochiamo a chi riconosce il maggior numero di persone?

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Questo video, invece, è stato girato in 8mm da mio papà, Antonio Mezzacappa di Stella, e poi io, qualche mese fa, l'ho convertito in digitale. Anche in questo caso, sebbene la qualità della riproduzione sia approssimativa, si possono riconoscere molti compaesani, ma soprattutto si possono ritrovare molte ordinarie scene di vita. Per chi le ha vissute, però, queste "schegge" di ricordi non possono non essere straordinarie...

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Questa è un'altra delle piccole tradizioni di Monacilioni che ancora resistono.
Durante la celebrazione della Santa Messa della Notte di Natale, al momento della Consacrazione del Pane e del Vino, l'organista inizia a suonare una melodia e, piano piano, si inseriscono alcuni fischietti che seguono i suoni della melodia stessa.

Raccontano gli Anziani che, nell'antica Chiesa Madre, erano molte le persone che suonavano i f'sc-carell attorno a z' R'cucc l'organisc-t.

La particolarità del suono (che ricorda il cinguettare di un uccellino) è data dal fatto che i fischietti, di semplice canna, sono bucati in fondo e vengono parzialmente immersi in un bicchiere di acqua.
Nella parte superiore vi è un solo buco e non va tappato con le dita, ma ad esso arriva la linguetta di legno (a zepp'): la modulazione delle note viene fatta solamente ritmando i soffi e immergendo adeguatamente il fischietto in acqua, come si vede nel filmato.

A' sunat' si ripeteva a Capodanno e all'Epifania.

Il video è stato girato e gentilmente concesso da Antonello Iannone e Antonio Martino

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Gentilmente offerti da Gilberto Zarrelli, che ringraziamo di cuore.
Bellissimi

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Questo video è un collage di brani stralciati dal video di mio papà messi insieme ad alcune sequenze da me riprese nell'estate del 2011. Volevo raccontare l'emozione che mi prende ogni volta che ritorno e ritrovo quel paesaggio unico, quelle colline arse dal sole che riportano la mia immaginazione alla vita dei nostri genitori e dei nostri nonni. Quelle colline sono per me un richiamo e un legame irrinunciabili così come - credo - per tutti noi che abbiamo visto Monacilioni...
Ogni volta resto sempre senza parole, senza sapermi spiegare perché questa terra che appare così "avara", mi ha "segnato" e catturato per sempre. O forse... una spiegazione c'è, e forse è più semplice di quanto si possa immaginare: è la nostra terra.
Ho voluto provare a spiegarlo con le immagini. Non so se ci sono riuscito.

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Questo video è stato girato da Antonio Pesce.

Grazie per averci concesso di pubblicarlo e speriamo sia il primo di una lunga serie per tutti coloro che vorranno inserire filmati o foto per i Mac'liunar di ogni dove e per i loro Discendenti !