Solo ricette rigorosamente  MAC'LIUNAR !

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I CONVITI ("i cummìt") di Pino Abiuso - Argentina

Nel nostro paesello ci sono sempre state famiglie che solevano bandire i “CONVITI” in onore di San Giuseppe, Santa Benedetta, Sant'Antonio e qualche volta anche altri Santi.
Ai Conviti accorrevano gli invitati: nelle ore precedenti il pranzo, la famiglia riceveva le persone che per devozione andavano ad assaggiare qualche pietanza: riso, fagioli o maccheroni ca m´llik.
Generalmente, il Convito consisteva di varie portate: fagioli; minestre e rape; riso con uvetta secca e, a volte, un pizzico di zucchero; pasta col pomodoro; maccheroni con la mollica; baccalá fritto.
                                                         
Pietanza  base Maccarune ca mellik, lista degli Ingredienti necessari:
Maccheroni (spaghetti)
Mollica de chiann´l   r'fatt   da due o tre giorni per poterla grattugiare facilmente e condire o, in mancanza di chiann´l, si usava mollica di pane di  grano.
Mosto di uva cotto
Miele
Cannella
Noce moscata grattata
Uva secca
Olio di oliva
Prezzemolo tritato a coltello

Preparazione della Mollica:
Si sgrana alla grattugia la quantitá di mollica necessaria per condire i Maccheroni.
In un recipiente (tiell' di ferro smaltato) si mette la mollica, si bagna con mosto cotto, si aggiunge miele, un pó di acini di uvetta secca, cannella, noce moscata grattata, prezzemolo fresco tritato, sale, olio di oliva e appena un pizzico di pepe.
Si mescola con delicatezza a mano o con gli utensili da cucina e si lascia riposare fino al giorno dopo, quando si sceglieranno i maccheroni da cucinare (raccomandati di mezza misura), e si cuociono al dente, si scolano e si condiscono.
In un recipiente adeguato si mette uno strato sottile di mollica preparata e si continua con uno strato di maccheroni, poi di nuovo mollica e maccheroni e così via fino a coprire il tutto con uno strato di mollica abbondante, ma da lasciar vedere la pasta. Si serve tagliando in porzioni.
Generalmente nel Convito i maccheroni si servono per ultimi e si completa la devozione con un pezzo di baccalá fritto.
In quanto al baccalá, si prepara cuocendolo in acqua mentre si prepara una pastella a base di farina di grano, latte, uova sbattute e un po' di sale e pepe. Mescolato il tutto, si prendono i pezzi di baccalá appena cotti e si passano nella pastella facendola aderire, poi si friggono in padella con olio di oliva.
Usualmente i convitati, dopo aver mangiato le pietanze in abbondanza, si portavano a casa il baccalà per gustarlo in famiglia.
Sant´Martin' e Bbon  M' nù't    era il saluto e la risposta,  entrando e uscendo da casa.

(Chiann ' l = pagnotta di pane fatto con farina di mais)

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Tagghiarèll e fasciòl chi cot' k

 

 

Il piatto tipico mac'liunar era preparato con fagioli cotti nella pignata e i tagghiarèll fatti in casa., conditi con una salsa a base di "Cot' k  e pomodoro"

 

Qui a fianco, "nu vaccìl d'  tagghiarèll e fasciòl" pronti per essere assaporati.
Mmm! Deliziosi!

 

 

 

 

A scannatur (Sangue di maiale)

Ancora liquido, il sangue veniva mischiato col mosto cotto ("u vin cott"), mandorle, bucce di arancio tritate e pinoli. Si faceva bollire per un paio di ore finché si solidificava come una marmellata. Si spalmava  sul pane come una prelibatezza.

Sangue dolce

Venivano serviti 'nu cummit d San G’sepp.

A  chiann’l (pane fatto anche con una certa percentuale di farina di mais che dava un colore giallo alla mollica) veniva grattugiata e poi condita con olio di oliva, p’trisin’l, cannell, uva pass’ e musc-t cott.

Si cuocevano al dente i perciatelli (spaghetti) e venivano mischiati insieme con la mollica.


Ricette inviate da Filippo Zarrelli

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Scruppelle

Le scruppelle tradizionalmente si facevano la notte di Natale e si mangiavano calde, come venivano dalla padella. Si usavano anche a San Giuseppe ripiene col baccalà.

Casciatell'

I casciatell' invece erano fatti per tradizione a Pasqua. Si usava la pasta frolla ripiena con ricotta, tuorlo di uovo, zucchero ed un aroma di vaniglia o altro preferito.

Entrambi sono stati preparati da Gina Pizzuto (moglie di Ciccio di Paolucc) residenti in Canada, ed in vacanza qui in Florida.

Entrambe le ricette sono state preparate da Gina Pizzuto, la moglie di Ciccio di Paolucc, residenti in Canada e in vacanza in Florida.

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Cavatelli con salciccia e polpette, ricetta... illustrata!

  • Come si impastano
  • Come si lavorano
  • La pasta e' pronta da dividere in 4 parti
  • Come si stende la pasta
  • Si taglia la pasta e si "cava"...
  • I cavatelli finiti
  • Ed ecco un bel piatto di cavatelli con salsiccia e polpette!

Ricetta realizzata da mia sorella Maria pizzuto in Florida, USA.

                                                                                    Filippo Zarrelli

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Mpanat'

Lessare la cicoria di campo.
Mettere a bollire l'acqua con la cicoria cotta e, quando l'acqua c'c'leij, aggiungere sale e farina d' randinij.
Servire la polenta nei piatti e condire con olio in cui avrete fatto sfrij pancetta e peperoncino.
Buon appetito!

Bettina Grano

Raccontateci la vostra versione!

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Machinetta per fare i cavatelli

Disegnata e fatta a mano da un artigiano di Monacilioni quasi un secolo fa.
E' di ferro e praticamente indistruttibile.

(Fotografia gentilmente inviata da Filippo Zarrelli)

 

Come si puo' notare, ogni pezzo è forgiato a mano. Veramente rustica ed indistruttibile, avrebbe pieno titolo per figurare in un museo antropologico, a testimonianza dell'antico artigianato ormai scomparso.

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A mpanat d' fasciol...

Ancora un altro bellissimo regalo di Filippo Zarrelli: il ricordo delle invernate quando la famiglia si riuniva intorno al focolare durante le nevicate...

 

Durant a v'rnat
quann fa na nevcat
i fasciol int a pignat
e a pizz sott a copp
nu fuclar ven cott.
pizz  e  fasciol ven ammsc-cat
ccusci' z fa a mpanat

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Pizza ammallev’t

Ingredienti: farina 00, acqua, un pizzico di bicarbonato, ½ bicchiere di olio o sugna.
Ammassare tutti gli ingredienti fino ad ottenere un composto liscio e morbido, quindi dargli una forma tonda. Con un coltello incidere la parte superiore in modo da formare tante losanghe.
Cuocerla sulla “liscia” ben calda del camino, coprendo con la coppa cosparsa di cenere e carboni ardenti.

Curiosità:   questa pizza è detta anche di San Martino o dei cornuti.
                     E’ chiamata anche pizza “scema” perché povera, semplice.
                     Ricorda il pane azzimo preparato dagli Ebrei quando lasciarono
                     da schiavi l’Egitto per raggiungere la Terra Promessa.

Rita Di Cera

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I p'zzott

 

"  I  P' zzott  " sono il pasto piu' semplice e delizioso
dell'antica arte culinaria Monacilionese.

Impastate la farina con acqua fino a che si ottiene
una pasta malleabile

 

 

Stendete la pasta con la macchina o con "a lag'natòr"

 

Tagliate la pasta in piccoli quadretti

Cuocete e condite con la vostra salsa preferita.
Io condisco le mie con una salsa di funghi e pomodori freschi.
Buon appetito, gustatele!

Confezionate da Filippo oggi, 20 Gennaio, 2013

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Pan mbuss' ni fasciol

Ingredienti: fagioli, fette di pane raffermo, olio extravergine d’oliva, sale, pepe.
Far cuocere i fagioli dopo averli tenuti a bagno. Quando saranno cotti, z’affonn u pan nel brodo bollente dei fagioli. Si copre il pane con qualche cucchiaiata dei legumi, abbondante olio e 'na bella macinata di pepe.

Rita Di Cera

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A surbett

Era il nostro gelato invernale.
Ingredienti: neve ghiacciata, mosto cotto o caffè.
Si gratta la neve fresca e cruccarell dop ch’è cadut na bella jelàt che si trova sui davanzali delle finestre, sui balconi o sui tetti delle case. Si mette in un bicchiere, si insaporisce quindi cù  vin cott o cù  cafè.

Curiosità:   il bicchiere dove si raccoglieva a surbett fu sostituito da un cono, la cui
                     creazione viene fatta risalire ad un molisano di Filignano, paese di
                     gelatai. Più nota oggi come sorbetto, si usa per spezzare il gusto della
                     carne da quello del pesce.

Rita Di Cera

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Dateci le ricette di...

Patan Arracanat

Pizz'  e m'nestr  (...a pizz d' randinij...)

Pizz   ki  ciqu'l

Ciabbott

Cavatèll

E TANTE  ALTRE RICETTE CHE NON CONOSCIAMO O CHE NON CI VENGONO IN MENTE.

ASPETTIAMO SOLO CHE CE LE SCRIVETE .....

ANDATE SU "CONTATTI" !!!